Nei pressi di Burcei ecco San Vito
a due passi da Burcei si trova il pittoresco borgo di San Vito dalla lunga storia: nuraghi, domus de janas, chiese medievali e il complesso minerario di monte narba sono le attrazioni turistiche principali
I dintorni di Burcei sono costellati di colline boscose e borghi ridenti: fra questi si trova San Vito, paese di oltre tremila abitanti posto nella subregione del Sarrabus. La sua storia affonda le radici nel periodo nuragico: a tale epoca risalgono le numerose Domus de janas, le cosiddette case dei giganti, la necropoli di Pranu Narbonis e i nuraghi Asoru e Genna Mesa. Durante il medioevo fece parte prima del Giudicato di Cagliari e poi di quello di Gallura, venne conquistato da Pisa nel 1258 e finì nelle mani degli aragonesi nel 1324, venendo inglobato nel Regno di Sardegna. Gli iberici inserirono San Vito nella contea di Quirra, trasformata in marchesato nel 1603: tra le famiglie che la amministrarono vi furono Carroz, Centelles e Osorio de la Cueva, i quali la tennero fino al crollo del feudalesimo nel 1839.
A San Vito sono presenti numerosi luoghi d’interesse storico e artistico a cominciare dalle chiese, quasi tutte risalenti al periodo medievale: San Vito, San Lussorio, Santa Maria, San Priamo e Sant’Antioco. A tener banco non sono soltanto gli edifici religiosi: molto interessante è anche il Monte Narba, uno dei principali giacimenti italiani di piombo e argento, già sede del complesso minerario che per decenni diede lavoro a molte famiglie del comprensorio. Il villaggio venne eretto nel 1864 e in sostanza era una vera e propria cittadina con telefono, officina meccanica, falegnameria, ospedale e centrale elettrica. Ormai in disuso, la miniera è in uno stato precario e in attesa di restauro.