Storia

La storia di Burcei

burcei fu fondata nel seicento da pastori barbaricini in cerca di un luogo salubre dove condurre il pascolo. Il paese fu soggetto al feudalesimo fino al 1839 e la sua economia a tutt'oggi ha nella pastorizia e nella produzione di ciliegie i settori principali

Burcei ha una storia antichissima come dimostrano i resti dell’insediamento nuragico nella zona Su Nuraxi. Durante il medioevo il suo territorio fece parte del Giudicato di Cagliari, nella curatoria del Campidano di Càlari, prima di cadere sotto Pisa nel 1258 e sotto gli aragonesi nel Trecento. Questi ultimi introdussero il sistema feudale che sarebbe durato secoli: poche potenti famiglie si spartirono la gestione della Sardegna fino alla metà dell’Ottocento.

Burcei nacque all’inizio del Seicento su iniziativa di pastori originari della Barbagia che, attirati dalla rigogliosa sorgente Sa Mitza de su Salixi, si stabilirono nel luogo e costruirono le prime case. Lo stesso toponimo deriva dal termine Burrei che vuol dire "branco di buoi e di vacche”. La zona fu di proprietà dei conti di Malaspina, dei Centelles con il Marchesato di Quirra e infine degli Osorio de la Cueva fino al 1839.

L’economia ha nella pastorizia e l’agricoltura i settori più importanti. Tra le coltivazioni più  importanti troviamo legumi, viti e le celebri ciliegie protagoniste a giugno di una popolare sagra. L’aspetto urbanistico è rimasto sostanzialmente immutato e le chiese principali sono Santa Barbara e la parrocchiale neoclassica di Nostra Signora di Monserrato, eretta nel 1886 e caratterizzata da un’insolita pianta ottagonale.

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